L’”apprendimento profondo” è quell’apprendimento risultante, frutto di una sollecitazione dell’attenzione del destinatario a più piani e a più strati. Piani bassi, medi e alti. Il centro da stimolare infatti non è solo quello razionale, intellettuale, nozionistico, logico, astratto (cervello corticale). Bensì grossa attenzione viene prestata anche al piano del sentire, ogni concetto porta con sé vissuti e sensazioni (cervello limbico). Attenzione viene data anche al movimento corporeo, le simulazioni, le rappresentazioni, gli esercizi pratici, “fare qualcosa” (tronco encefalico).

Capire, sentire e fare sono i tre piani, che scaturiscono dall’attivazione alternata e sequenziale dei “tre cervelli”, i tre cervelli studiati da Paul MacLean. È un apprendimento profondo proprio perché pesca dalle viscere del cervello, il cervello viene sollecitato nella sua dimensione verticale, dal basso verso l’alto. Così facendo si aprono aree e intelligenze molto più ampie, dove un po’ ognuno si sente chiamato, attirato, sospinto, per dire, ascoltare, provare, esporsi, tra vitalità, attenzione e allerta.

Tutte condizioni ottimali per l’apprendimento più efficace e più rapido delle persone.


ANNO DI PROGETTAZIONE: 2020

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